Iseo (BS)
Chiesa parrocchiale S. Andrea
ZONA 05 - SEBINO (ISEO) - "San Vigilio"
ORGANO Cadei 1810-12
Organo costruito da Luigi e Antonio Cadei nel 1810-12, modificato da Felice Cadei nel 1836-56 e pesantemente da Egidio Sgritta (allievo dei Serassi) attorno al 1885. Lo strumento è collocato su cantoria lignea ottocentesca "in Cornu Epistulae" progettata dall'architetto bresciano Rodolfo Vantini nel 1835. La facciata è costituita da 23 canne in stagno disposte in un'unica campata e formanti una cuspide con ali. Tutte le canne di facciata appartengono al Principale I° Bassi 8'; canna maggiore Sol-1. E' curioso il fatto che, tanto per il Primo quanto per il Secondo Organo, esista un effetto di "quarta mano" non disinseribile: infatti la controttava Do-1 Si-1 e la prima ottava Do1 Si1 sono costantemente collegate tra loro, per cui suonando la prima ottava rispondono i tasti corrispondenti della controttava e viceversa. I somieri (costruiti dai Cadei in ottimo noce) sono a vento con canali coperti da strisce di pelle. I crivelli sono in cartone. La manticeria è composta da un mantice rettangolare a lanterna con tre ampie pompe di alimentazione, più cinque mantici a cuneo come riserva d'aria.
La grande Pieve di Iseo, già ben prima dell'800 era dotata di un organo di eccezionale valore. Nell'opera "L'arte organica" di Costanzo Antegnati, stampata in Brescia nel 1608, l'organo di S. Andrea in Iseo viene elencato tra gli strumenti costruiti dagli Antegnati. Buona parte dell'antico materiale sonoro dell'organo antegnatiano (quasi tutto il ripieno, ad esclusione della vigesimanona) venne incorporato dai fratelli Cadei nel 1810 nell'Organo di Risposta.
Nel 1836 e 1856 Felice Cadei, oltre l'ordinaria manutenzione e spolveratura, sostituisce oltre 100 canne del ripieno, alcune del Corno Inglese, aggiungendo anche le Trombe soprani e i Timballi ai pedali. Nel 1885 Egidio Sgritta (che fu un valente operaio presso i fratelli Serassi di Bergamo, poi messosi in proprio costruendo numerosi organi in provincia di Brescia, tutti di ottima fattura) compì gli interventi più radicali: ampliamento dei somieri, rifacimento della basseria, rifacimento ed aggiunta di parecchi dei registri "d'istromentazione", vari ritocchi alle meccaniche. Nel 1891 viene danneggiato da un incendio dell'abside e restaurato nei primi anni del '900. L'ultimo restauro di questo imponente organo, che era divenuto assolutamente inservibile, è del 1987 ad opera della Casa Organaria Pedrini di Binanuova (CR).
TOTALE CANNE 2242
In occasione del restauro del 1987 è stato edito un quaderno relativo all'organo stesso.