Quinzano d'Oglio (BS)

 Chiesa Parrocchiale Ss. Faustino e Giovita
ZONA 09 - BASSA OCCIDENTALE (ORZINUOVI) - "Beata Stefana Quinzani"
ORGANO Amati 1837-1884

Informazioni generali
Edificio:
Chiesa Parrocchiale Ss. Faustino e Giovita
Costruttore:
Amati
Anno:
1837-1884
Trasmissione:
Meccanica
Ubicazione:
su cantoria, in presbiterio, in Cornu Epistolae
Accessori:
Combinazione Libera alla Lombarda- Tiraripieno- Rollante

Scheda del 27 Ottobre 2022 a cura di Daniele Dallapiccola

Il primo organo realizzato per la parrocchiale fu realizzato dal bresciano Giacinto Gatti nel 1611/12, tuttavia questo strumento venne dopo pochi anni sostituito, d’altro canto l’organo del Gatti non era forse della qualità e imponenza che speravano i notabili quinzanesi. La commissione fu affidata nel 1650 all’organaro Ercole Valvassore, per un totale di lire 1245. Il Valvassore, di cui non abbiamo altre notizie, apparteneva forse alla famiglia dell’organaro milanese Cristoforo Valvassore, alla cui bottega era stata affidata tra il 1585 e il 1587 la costruzione dell’organo in cornu epistulæ del duomo di Milano. Tra alcune carte riguardanti la manutenzione dello strumento spiccano curiosamente quelle effettuate nel 1682 e poi nel 1690 da Bartolomeo Antegnati, ultimo esponente a noi noto della celebre famiglia di organari di origine bresciana.

Nel corso del 700' venne realizzato presumibilmente dalla ditta Serassi uno strumento di cui ne possiamo ricavare la fisionomia grazie al progetto di rifacimento realizzato Angelo Amati nel 1837. Lo strumento settecentesco era composto di una tastiera di 50 tasti (Do1 - Fa5) con ottava corta, la facciata composta 43 canne di cui 14 mute, 1.063 canne suddivisi in 25 registri secondo la seguente disposizione:

Voce Umana  S.               Principale 8' B.

Flauto Traverso S.            Principale 8' S.

Flauto in Ottava                Ottava 4' 

Flauto in Duodecima        Duodecima

Cornetto I°                        Quintadecima

Cornetto II°                       Decimanona

Trombe soprani                Vigesima seconda

Violoncello soprani           Vigesima sesta

Fagotti bassi                     Vigesima nona

Sesqua altera                   Trigesima terza

Timpanini                          Contrabbassi e Ottava 

Timpani

Nel 1837 Angelo Amati fu interpellato dal Maestro Bortolo Antonio Bresciani per la realizzazzione di un nuovo strumento per la parrocchiale. Per il prezzo di 8.000 lire austriache, l'Amati realizzò un nuovo strumento integrando gran parte del precedente organo (circa l' 80%), il quale venne collaudato dallo stesso Maestro Bresciani il 6 Maggio 1840:

l’Organo esente dal benché minimo difetto nel vento condotto a perfezione, e nei giuochi che agiscono con prontezza e facilità. La voce ne esce tranquilla, e ferma, ed il Ripieno ha voce robusta, e chiara per la perfetta intonazione delle canne che bene si uniscono le vecchie alle nuove. Le voci dei Contrabbassi sorreggono l’armonia a meraviglia perché robuste, e pronte e danno risalto all’armonia istessa senza coprirla. I registri di concerto hanno corpo e bella qualità di voce, ed imitano al naturale gl’Istromenti di cui portano il nome.

Nella primavera del 1884 si presero contatti con l’organaro Luigi Parietti di Bergamo, allievo della casa Serassi, presentava ai fabbricieri quinzanesi un progetto che prevedeva la pulitura accurata, il restauro e l’aggiunta di un “Organo Espressivo ossia Eco” per la spesa complessiva di lire 3.200. L’aggiunta di questo ulteriore corpo allo strumento comportava l’introduzione di un secondo manuale di 58 tasti, che l’organaro realizzò rifacendo completamente anche il primo manuale ‘ad uso pianoforte’, e la pedaliera dell’Amati, ma senza variarne l’estensione. I comandi dei registri dell’organo d’eco, in forma di tiranti a pomolo, furono collocati in una colonna a sinistra delle tastiere, dove ancora si trovano. Qualche piccolo intervento fu operato anche sul grand’organo Amati: in particolare fu soppresso il registro Clarone. In più, non previsti dal contratto, l’organaro vi aggiunse due registri ai pedali: Bassi armonici 8', Violone 8' e ai registri di banda il Capel chinese di 12 campanelli

Organo Eco:

Ottava Bassi

Viola Bassi 

Arpone Bassi

Oboè Soprani

Violini Soprani

Flauto Zampogna Soprani

Voci corali Soprani

Tremolo alle voci corali e a qualsivoglia registro

L’opera, complessivamente buona, non subì ritocchi fino al 1910-11, quando don Cesare Sora ebbe l’incarico di operare alcune sistemazioni, tra cui la sostituzione della pedaliera con una nuova di 27 tasti, adattando la basseria, inotre provvise, all’inversione dei manuali. Operazioni di restauro puramente conservativo furono quelle attuate da Giuseppe Franceschini di Crema nel 1928 per 3.300 lire, e nel 1930 per 1.400 lire. A Domenico Vergine di Seniga nel 1946 venne affidato l’incarico di installare una pompa elettrica per l’aria, che costò 85.000 lire. Nel 1957 il prevosto commissionava ad Andrea Nicolini il progetto di una nuova disposizione dell’organo, che sarebbe stato rifatto completamente, in 16 registri per complessive 1.138 canne, da collocarsi assieme alla consolle nell’abside della chiesa, sotto le finestre del coro; ma per fortuna non se ne fece nulla. Dopo essere stato definitivamente abbandonato nel 1965 (sostituito da un elettrofono) nel 1989 fu "riattivato" da Ezechiele Podavini.

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TOMMASO CASANOVA Quattro secoli di arte e di preghiera,

Le vicende storiche dell’organo parrocchiale di Quinzano 

 

[Scheda di Daniele Dallapiccola]

Disposizione fonica
Eco
58 tasti (Do1-La5)
Tremolo
Arpone B.
Ottava 4' B.
Viola 4' B.
Violino 8' S.
Flauto in Selva
Voce Corale
Violoncello 8' S.
Distacco Tasto al Pedale
Grande organo e Pedale
58 tasti (Do1-La5)
27 pedali (Do1-Re3)
(bloccata)
Terzamano
Viola 4' B.
Corni Dolci S.
Violetta 2' B.
Flutta S.
Corno Inglese 16' S.
Cornetta I°
Cornetta II°
Flauto in VIII°
Fagotto 8' B.
Tromba 8' S.
Clarone 4' B.
Violoncello 16' S.
Fluttoni
Ottavino S.
Flauto in XII°
Voce Umana
Principale 16' B.
Principale 16' S.
Principale 8' B.
Principale 8' S.
Ottava 4' B.
Ottava 4' S.
Duodecima
Decimaquinta
Decimanona
Vigesimaseconda
Vigesimasesta
XXIX - XXXIII - XXXVI
Quadrigesima e Terza
Contrabbassi e Rinforzi
Bombarda 16'
Violone 8'
Timballi
(vuota)
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